hotel regeneration design lifestyle

Al FuoriSalone nel distretto di Ventura Milano, è andato in scena dal 5 al 10 settembre, Hotel Regeneration, organizzato dall’architetto Simone Micheli in collaborazione con 196+ forum Milan, PKF hotelexperts. Una miscela installazioni sperimentali di altissimo profilo con un ricco programma culturale di conferenze e convegni tematici.
Ibridazione, contaminazione, alterazione sono le parole chiave che guidano l’happening contenutistico e formale, che ha dato vita a uno spazio dedicato all’ospitalità, all’uso intelligente di tecnologia e materiali connessi al mondo dell’innovazione, con installazioni dedicate a prestigiose catene alberghiere internazionali, ognuna rivolta a un personaggio di eccellenza del mondo dello spettacolo, della musica, del giornalismo, della critica, dello sport, della cucina, della moda.

hotel regeneration design lifestyle Tra questi, Carlo Conti, Fabio Cannavaro, Carlo Verdone, Vittorio Sgarbi, Raoul Bova, Andrea Bocelli, Bartolini, Reality, Bruno Vespa. Hotel Regeneration è stata una narrazione dirompente in cui i sensi umani si sono mescolati andando oltre l’ordinario, oltrepassando i canoni tradizionali dell’esibizione, dinamizzando il concetto di mostra e configurandosi come una kermesse di eventi, conferences, workshop ed incontri dedicati al business, al real estate, al design, all’architettura ed alla formazione.
E proprio alla formazione è stato dedicato lo spazio SMAH – Hotel Rigeneration, dedicato al green Indoor, con l’intervento della green designer Sonia Santella, docente per l’ente di formazione Italian Design Institute.
“Green Indoor: emozione estetica e ricerca personale” è il titolo dell’approfondimento che, grazie alla dottoressa Santella, è stato proposto ai numerosi partecipanti alla manifestazione.
“Vedo lo spazio domestico come un luogo dove poter esplorare la mia sensibilità estetica – ha raccontato la green designer – che non sia soltanto una fredda ricerca di bellezza, piuttosto un modo per raggiungere, attraverso la bellezza, contenuti più profondi, come ad esempio avvicinarsi alla natura con occhi più attenti, scoprire che i paesaggi sono scorci da ammirare ma anche immagini che ci restituiscono idee e spunti per allestire uno spazio e, perchè no, anche per sperimentare nuovi modi di vivere.
Mi ispiro molto al nord Europa per la capacità che hanno i popoli di quella parte del mondo di interpretare la natura sia fuori che dentro casa, in modo semplice ma molto curato nei dettagli. In questo contesto, la ricerca che faccio sulle forme e sui materiali è tesa a raggiungere dei mix di elementi che si fondono e si valorizzano. Per questo, quando lavoro con il verde, prediligo l’utilizzo di superfici materiche e grezze. Mi piace molto il colore nero opaco che, abbinato al verde, sia per gli interni che per l’esterno, valorizza molto le caratteristiche estetiche di qualsiasi fogliame. Questo elemento si riconferma come un trend attuale in tutta la Scandinavia, così come l’amore per le piante imperfette, dal fusto contorto, un pò orientali”.

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