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a cura di Nicola Carbonara

Negli ultimi anni, il design biofilico ha guadagnato sempre più risonanza nel mondo dell’architettura e dell’interior design, emergendo come una potente risorsa per creare spazi che non solo riflettono la bellezza estetica, ma promuovono anche il benessere fisico e mentale degli occupanti. Questa filosofia di design, ispirata alla connessione innata tra l’uomo e la natura, offre un approccio innovativo per creare ambienti sostenibili, centrati sulle persone e in armonia con l’ecosistema circostante.
Il termine “biofilico” (da “biophilia”), un concetto introdotto dal biologo Edward O. Wilson negli anni ‘80, si riferisce all’innata affinità umana per la natura e gli organismi viventi. Il design biofilico si basa su questo principio, cercando di integrare elementi naturali e processi biologici nei contesti costruiti per migliorare il benessere e la qualità della vita. Ciò va oltre l’inclusione di piante in ufficio o in casa; coinvolge una progettazione attenta, che tiene conto dell’interazione complessa tra persone e ambiente.

Studi dimostrano che la presenza di elementi naturali, come la luce del giorno, le piante e le texture ispirate alla natura, può ridurre lo stress, aumentare la produttività e migliorare
la concentrazione. Non solo. Dal punto di vista ambientale, i vantaggi sono notevoli: incorporando principi biofilici nella progettazione, si possono ridurre gli impatti ambientali negativi degli edifici.
Materiali sostenibili, sistemi di ventilazione naturali e l’ottimizzazione dell’illuminazione naturale sono solo alcune delle strategie adottate. Sono sempre più numerose le aziende che investono nel design biofilico, anche perchè l’esposizione ad ambienti biofili può stimolare la creatività e l’innovazione. La varietà di colori, forme e modelli presenti nella natura può ispirare idee nuove e originali, favorendo un ambiente propizio al pensiero fuori dagli schemi.
Le ricerche indicano che uffici e spazi commerciali progettati secondo i principi biofilici possono contribuire a migliorare la produttività e la performance lavorativa. Un aspetto importante riguarda anche l’adattabilità: rispettando i cicli naturali e la mutevolezza dell’ambiente, l’approccio biofilico consente a uno spazio di evolversi e adattarsi alle esigenze degli occupanti nel corso del tempo.
Lungi quindi dall’essere soltanto una tendenza estetica, il design biofilico rappresenta oggi un approccio fondamentale per creare spazi che rispondano alle esigenze umane e all’ambiente.
È una chiave per costruire un futuro sostenibile e armonioso, dove l’essere umano vive in connessione con la natura, anche all’interno dei confini costruiti dall’uomo.

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