claudia pignatale design lifestyle

Claudia Pignatale, architetto pugliese da anni a Roma, fondatrice e direttrice creativa di Secondome Design Gallery, ha dedicato anima e talento alla sua passione per l’arte e il design.
Collabora costantemente con i migliori designer internazionali, ed è sempre alla ricerca di nuovi talenti da lanciare.

La missione di Claudia è quella di trasformare Secondome Design Gallery e Secondome Edizioni in un polo di attrazione per i designer, in Italia e all’estero, grazie anche alla partecipazione a fiere internazionali del settore.
In controtendenza rispetto alla naturale scelta di Milano come centro nevralgico dell’arte e del design, i riflettori sono puntati sulla capitale.
Con sede nel quartiere artistico di Trastevere, Claudia Pignatale è determinata a riportare Roma sulla mappa della scena internazionale del design ed esportare le competenze degli artigiani italiani in tutto il mondo attraverso le sue collezioni.
Nel 2016, per le Olimpiadi di Rio e nel 2018 per le Olimpiadi invernali di Pyeongchang, la collaborazione con il Coni per “vestire” Casa Italia che, con l’interior design curato da Secondome, racconta la storia e la cultura di chi vive una casa.
L’abbiamo incontrata per Design Lifestyle.

claudia pignatale deesign lifestyle Architetto, ci racconti la sua concezione di design.
Mi la sperimentazione, i materiali, l’intentato. Tutto quello che può evocare una suggestione, un’emozione.

Ha scelto Roma come sede della sua Galleria Secondome Design Gallery. Perché la Capitale e non Milano, recentemente vincitrice del Wallpaper* Design Award?
Mi piacciono le sfide, e Roma è la città d’arte dove prima o poi, chi passa in Italia, viene. Era un momento in cui uno spazio dedicato al design era una sfida ovunque si pensasse di aprirla. Erano i primi anni in cui si parlava di galleria di design e non d’arte né di antiquariato né di modernariato; negli ultimi anni direi che è cambiato tutto.

La collaborazione con il CONI per il progetto di Casa Italia per le Olimpiadi di Rio 2016 e successivamente per Pyeongchang 2018. Certamente un orgoglio personale e professionale. Cosa hanno rappresentato per lei queste esperienze?
Sicuramente, due progetti molto diversi ed entusiasmanti. Rio è stato il primo esperimento di Casa Hospitality per un’Olimpiade incentrata sulle eccellenze Italiane a 360°, partendo dallo sport per approdare all’arte e al design. L’Olimpiade per uno sportivo è un sogno, il raggiungimento dell’obiettivo più alto, in qualche modo lo sono state anche per noi.

Nel 2016 Secondome ha compiuto 10 anni. Come immagina i prossimi anni nel design e soprattutto il design nei suoi progetti futuri?
Me lo hanno chiesto in tanti, mi piacerebbe avere una sfera di cristallo. Nel concetto base di design permangono “la Forma e la Funzione”. Io proverò a seguirle.

 

photo anteprima credits: Rui Teixeira

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