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L’Ottagono Ca’ Roman fa parte del sistema dei 5 ottagoni ed è un’isola artificiale della laguna Veneta situata di fronte alla località di Ca’ Roman, presso Pellestrina con una superficie di circa 2000 m² (con lati di circa 20 metri).
Realizzata nel 1500 dalla Repubblica Veneta a difesa della città fu utilizzata anche nella seconda guerra mondiale infatti attualmente sono ancora presenti i resti di una torretta usata come postazione di guardia e un bunker semicircolare a ridosso delle mura alte circa 4,5 mt. Dopo anni di completo abbandono, l’Ottagono è stato inserito dall’Agenzia del Demanio all’interno del progetto Valore Paese Fari e preso in gestione per 50 anni da un imprenditore marchigiano che realizzerà un residence.
Il progetto, soggetto a bando pubblico, è stato affidato dall’aggiudicatario allo Studio di Architettura e restauro Tommasi di Padova, fondato alla fine degli 70 da Gianni Tommasi, ora affiancato dal figlio architetto Tommaso, una realtà strettamente legata al territorio veneto specializzata nel recupero e nel restauro di edifici vincolati. La principale caratteristica dello Studio è infatti l’attenzione al contesto e il legame con il territorio sempre coniugati con l’attenzione al dettaglio, con la cura del particolare e la ricerca materica in una proficua fusione tra creatività e artigianalità.

Ottagono-riqualificazione-progetto-design-lifestyle Il progetto di riqualificazione dell’Ottagono coniuga perfettamente l’assoluto pregio di una location unica nel suo genere con l’intenzione di attrarre pubblico e turisti a tutto vantaggio dell’intero territorio veneziano con il quale sarà connesso tramite la compartecipazione con tutte le attività di servizio quali trasporti, (sarà possibile raggiungere l’Ottagono da Chioggia e Venezia fino a tarda serata), catering, agenzie di promozione turistica.

L’idea progettuale mostra come sia possibile riportare il sito a un elevato standard di reintegro e a una nuova veste di impatto ambientale con una filosofia green, in sintonia con l’ambiente lagunare con il suo fascino di piccolo avamposto fortificato dato dalla sua particolare struttura ottagonale e dalla presenza significativa delle sue possenti mura strutturali, restaurando quanto ancora presente e ricostruendo le parti mancanti, seguendo filologicamente gli antichi disegni.
Il recupero prevede infatti il consolidamento delle mura originarie senza alterare il loro aspetto estetico e al tempo stesso valorizzando con appropriati interventi le mancanze strutturali, il restauro del bunker della seconda guerra mondiale nel quale verranno costruite 3 suite, la ricostruzione della torretta di avvistamento e del piccolo annesso ad uso foresteria che negli anni ha subito diversi interventi e riadattamenti.

Dopo la sistemazione delle parti originarie sarà realizzata una struttura removibile per un totale di circa di circa 100 metri quadrati al fine di ricavarne altri 7 alloggi adatti a ospitare un massimo di 15 persone, seguendo un alto standard qualitativo e di comfort in materiale ecocompatibile green, e un’altra struttura sempre amovibile in legno e vetro con materiale riciclato che ospiterà il bistrot e il ristorante.
Le suite saranno raffreddate e riscaldate da un sistema di condizionamento che rispetta i canoni ecosostenibili, con sistema di alimentazione marino che sfrutta l’acqua della laguna stessa.
Attualmente sul terreno non è presente una flora autoctona da preservare, ma solo cespugli infestanti e rovi. Dopo i lavori sul terreno, verrà creato un nuovo manto erboso su cui verranno piantumati alberi facenti parte della flora botanica marittima. Per creare zone di passeggio comodo saranno realizzati dei sentieri con palladiana realizzata in pietra locale.

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