La nuova sede di IPG Italia in via Spadolini a Milano è stata progettata e realizzata nel 2018, dallo Studio di Architettura milanese (ma con partnership in Europa, Stati Uniti e Sud America) Fasemodus, che sviluppa progetti che spaziano dall’urbanistica all’architettura aziendale, dai luoghi pubblici a quelli per gli spazi di lavoro, dal design culturale a quelli in residenza.
Lo spazio, articolato su tre piani ospita più di dieci realtà lavorative diverse tra agenzie e divisioni. Il progetto (e la direzione artistica) di Luca Bucci interpreta la molteplicità
delle relazioni tra queste strutture autonome ma integrate per attività e funzioni condivise, concependo l’intero complesso come uno spazio unitario, fluido e flessibile.
Le zone tipiche del lavorare – sale per riunioni, postazioni e servizi – sono organizzate attorno ai luoghi della socialità e degli incontri informali, aree condivise collocate negli spazi maggiormente privilegiati per vista, illuminazione, spazialità e centrali nelle traiettorie interne. Ripartite su tutti i piani, le aree collettive occupano una superficie quasi pari a quella delle postazioni operative, spazi che creano un modo diverso di interpretare il lavoro creativo.
Lo spazio unitario è ritmato dall’inserimento di volumi curvilinei, semitrasparenti, in legno, bianchi o neri, lisci o scabri che generano “paesaggi interni” in rapporto continuo con una vista spettacolare sullo skyline milanese. La costruzione di un lessico architettonico è ottenuto declinando forme ricorrenti in diversi materiali che generano un comfort ambientale di altissima qualità in tutti gli spazi, da quelli operativi a quelli per le riunioni.
Gli interventi di artisti come Milo e il gruppo TrulyDesign – da sempre attenti ai “fatti urbani”, hanno dialogato con la creatività delle agenzie, inserendo opere nei punti più singolari, contribuendo così alla realizzazione di un’idea contemporanea di luogo del lavoro empatico che si modifica nel tempo seguendo le esigenze molteplici e diverse delle persone che lo usano e lo abitano.
