a cura di Luana Martino
Nell’incantevole scenario islandese, dove la natura domina incontrastata, emergono dalle colline le Turf House, testimoni silenziose di una tradizione architettonica profondamente radicata nella cultura del luogo. Queste abitazioni, note per i loro tetti erbosi, sono così integrate nel paesaggio da sembrare parte del terreno stesso.
Le Turf House islandesi non sono solo abitazioni; sono espressioni di un legame indissolubile tra l’uomo e il suo ambiente, esempi di un approccio all’abitare che rispetta e si integra con il mondo naturale.
La loro presenza continua a ispirare una nuova generazione di architetti e designer interessati a concepire spazi che rispettano e valorizzano l’ambiente naturale e culturale.
Le Turf House rappresentano un modello di sostenibilità: costruite utilizzando materiali locali come la torba e il legno, seguono un metodo che minimizza l’impatto ambientale e massimizza l’isolamento termico. La torba, usata sia per le pareti che per i tetti, funge da eccellente isolante grazie alla sua capacità di trattenere il calore e proteggere gli interni dagli estremi climatici dell’Islanda.
Il design delle Turf House è un esempio emblematico di architettura vernacolare, ovvero quella pratica costruttiva che si adatta alle condizioni ambientali e ai materiali disponibili localmente.
Questo approccio non solo testimonia un profondo rispetto per l’ambiente, ma anche una profonda comprensione delle dinamiche climatiche locali. Il design delle Turf House ha dimostrato una notevole capacità di adattarsi nel tempo. Originariamente composte da un unico volume, nel corso dei secoli si sono evolute in strutture più complesse, spesso costituite da gruppi di piccole case collegate da un passaggio coperto. Questa evoluzione riflette i cambiamenti nelle esigenze abitative e sociali della popolazione islandese.
L’architettura delle Turf House è stata influenzata anche dalle risorse disponibili, il che ha portato a variazioni nelle tecniche costruttive. Ad esempio, mentre le pareti sono generalmente costituite da strati di torba, in alcune regioni venivano aggiunti materiali come pietra per rafforzare la struttura. Il riconoscimento delle Turf House come candidata a Patrimonio dell’UNESCO sottolinea l’importanza di queste strutture non solo per l’Islanda, ma per il patrimonio culturale globale. Esse rappresentano un unicum nel design sostenibile, un principio sempre più rilevante nell’architettura contemporanea.
La sfida attuale è la conservazione di queste strutture storiche, molte delle quali risalgono al IX secolo. Sebbene alcune Turf House siano ancora abitate e mantenute, come la pittoresca Lindarbakki House, molte altre richiedono interventi significativi per preservarne l’integrità e trasmettere questo patrimonio alle future generazioni.