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Un 2019 nel segno del cambiamento per MyHome, che affida a Giulio Iacchetti la direzione artistica del marchio. Una collaborazione che prende forma con l’obiettivo di scrivere insieme un nuovo capitolo della storia recente ma già consolidata del brand fiorentino, fondato nel 2015 grazie all’esperienza della famiglia Alivar. E con l’entrata in azienda di Giulio Iacchetti, MyHome acquisisce Internoitaliano, progetto nato nel 2012 dallo stesso designer – e art director del brand – e Silvia Cortese, con il contributo di Leonardo Sonnoli per la grafica e Massimo Gardone per la fotografia.

Arredi, complementi d’arredo e piccoli oggetti per la casa e la persona realizzati in collaborazione con un’ampia rete di laboratori artigiani – maestri ceramisti, falegnami, soffiatori di vetro: il brand Internoitaliano si affida all’eccellenza e alla qualità italiana, portando in Alivar un’area di prodotto, quella dell’oggettistica e del complemento, che finora non era stata trattata, coinvolgendo sia il segmento di target domestico sia quello del contract.

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Nel nuovo percorso MyHome, Giulio Iacchetti viene supportato dal team di graphic designer della Think Work Observe, che si è occupata del restyling del brand, a cominciare dal nuovo logo, semplificato nella scelta del font e nella disposizione dei caratteri per un approccio più intuitivo e d’impatto. Rivolta a un pubblico giovane e costantemente attento alle nuove tendenze del design contemporaneo, MyHome coinvolge alcuni tra i più talentuosi designer di questi ultimi anni come Elena Salmistraro, Federica Biasi, Serena Confalonieri, Studio Lido e Alessandro Stabile con i quali formulare l’immaginario di un’evoluzione i cui primi risultati saranno visibili durante la prossima edizione del Salone del Mobile con un unico spazio dedicato a MyHome e Internoitaliano.

Abbiamo incontrato Giulio Iacchetti per farci raccontare di questo nuovo ruolo.
Anche se MyHome è un brand giovanissimo, mi è piaciuto comprendere ciò che era stato fatto, quali erano i desideri e i sogni di chi si è inventato questa storia, ovvero la famiglia Gazziero, per procedere poi in una direzione che esaltasse i suoi valori materiali ed immateriali.
L’idea è sempre quella di aggiungere valore in termini progettuali, di allargamento della gamma in modo coerente e organico, e avere cura di ogni aspetto del brand, dell’immagine coordinata partendo dal logo sino al disegno degli stand, dei nuovi prodotti, del modo di raccontare una realtà nuova raccogliendo attorno a sé progettisti di qualità ed in sintonia con la mia visione per MyHome.

Internoitaliano si rivolge a un target giovane e dinamico. Quali sono i principi e l’identità del brand?
Internoitaliano è un progetto di equilibrio armonico tra diversi valori identitari: il rapporto con l’artigianato, l’idea di realizzare un raccordo tra tradizione e contemporaneità, la possibilità di dedicarsi ad oggetti e complementi d’arredo in maniera trasversale. Ne risulta una collezione che attraversa e coinvolge i più disparati settori merceologici, dal coltello da tasca, passando dalla cancelleria, oggetti dedicati al giardinaggio fino alle sedute, tutto sempre realizzato nel rispetto del saper fare tipicamente italiano.

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