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a cura di Alessandra Savino

In un mondo sempre più globalizzato e competitivo, emergere come leader nel settore della formazione professionale non è impresa facile. Nicola Carbonara, imprenditore e manager di spicco, ha saputo ritagliarsi un ruolo di primo piano nel panorama internazionale del design e della gastronomia.
Fondatore e publisher di tre riviste – Food Lifestyle, Design Lifestyle e SportStar Magazine – Carbonara è un esempio di come passione e dedizione siano alla base di tutto. La carriera di Carbonara ha radici profonde nella sua passione per l’estetica e la qualità, pilastri che hanno guidato ogni sua scelta professionale.
Da sempre consapevole che la formazione e la specializzazione, con l’acquisizione di competenze specifiche e subito spendibili nel mondo del lavoro, siano la chiave del successo di tanti giovani che intendono inseguire un sogno, Nicola Carbonara ha iniziato il suo percorso nel mondo del design e del food oltre vent’anni fa, riuscendo, di volta in volta, ad interpretare i cambiamenti di settori in continua evoluzione.
Grazie alla sua lungimiranza sono nati, ormai tanti anni fa, enti di formazione altamente verticalizzati come Italian Design Institute e Italian Food Academy, che tutt’oggi, con i loro corsi, i master, le specializzazioni e le “experience” rappresentano la scelta di molti giovani alla ricerca di una formazione variegata e di qualità.
A questi due settori si aggiungono anche il settore del Turismo (con IET ovvero l’Istituto Europeo del Turismo), il settore aeroportuale, della sicurezza e della Logistica (con ADL ovvero Accademia del Lavoro) e il settore del Management sportivo con Sport Business Academy.
I corsi, i master e le “experience” erogati da tutti questi enti rappresentano una delle migliori scelte nel panorama nazionale della formazione di settore. Ai programmi sempre aggiornati, ai docenti altamente qualificati e al materiale didattico offerto si aggiunge un metodo didattico basato sul learning by doing, grazie al quale ogni allievo è in grado di apprendere competenze e skill immediatamente spendibili nel mondo del lavoro.
Senza contare la rete di partner di aziende e realtà disseminate in tutta l’Italia e anche all’estero, che consente di poter consolidare, grazie a un importante periodo di stage, il proprio percorso formativo.
La nascita di Food Lifestyle, Design Lifestyle e SportStar Magazine, poi, è stata una risposta diretta alla necessità di creare piattaforme che esplorino e celebrino l’eccellenza in questi settori.
Ogni rivista, sotto la guida esperta di Carbonara, racconta i protagonisti, le curiosità, le notizie e le storie di mondi affascinanti, che attirano la curiosità e l’interesse di molti lettori.
Per Carbonara, il successo non è solo una questione di cifre e contratti. La sua visione di leadership include un forte legame umano e personale con i suoi collaboratori, che considera parte integrante della sua “famiglia allargata”.
Questo approccio umanistico si riflette anche nel tempo che dedica alla sua famiglia biologica, con cui ama condividere momenti di relax, soprattutto in mare, a bordo del suo yacht, o giocando a golf, una delle sue passioni più grandi. Nicola Carbonara è più di un imprenditore; è un visionario che continua a plasmare il futuro del design e del food con un occhio sempre attento all’eccellenza e all’innovazione. Con il suo equilibrio tra la vita professionale e quella personale, offre un esempio di come si possano raggiungere grandi vette senza perdere di vista ciò che conta davvero. Ogni sua passione, inoltre, non rappresenta soltanto il simbolo di un successo, ma è anche fonte di ispirazione e momenti di fuga dalla routine quotidiana e di condivisione di momenti, progetti e idee.
Da sempre affascinato dal made in Italy e fermamente convinto del valore del saper fare tutto italiano, Nicola Carbonara insegue la bellezza e il talento come fossero ragioni di vita imprescindibili. Un approccio che si arricchisce della collaborazione di un team affiatato, composto da un prezioso capitale umano.

È imprenditore e Talent Coach: quando e come è nata in lei la passione di fare impresa?
L’idea di fare impresa e diventare un talent coach è nata molto tempo fa. Non lo ricordavo neanche ed è stato un mio caro amico delle elementari, incontrato all’età di circa trent’anni, a riportarlo alla mia mente raccontandomi che quando andavamo a scuola, in maniera forse un po’ presuntuosa, parlavo del fare impresa e scoprire talenti. È stato un momento molto emozionante poiché mi resi conto, allora, che già in tenera età avevo queste idee per le quali i miei compagni mi avevano attribuito anche un simpatico soprannome che ora non posso rivelare.

Quali sono le principali sfide che incontra nel gestire tante persone in ambiti così diversi e dinamici?
La sfida più grande è rimanere sempre aggiornati e pertinenti. Ogni settore ha le sue peculiarità e richiede un impegno costante per garantire che il contenuto sia innovativo e di alta qualità. Per me, è fondamentale ascoltare il mio team e i nostri lettori per continuare a migliorare e rispondere alle esigenze di un target in continuo evolversi.

È a capo di un team professionale e altamente qualificato: in che modo riesce a tenerlo unito e a guidarlo da anni?
Essere a capo di un buon team, unito e motivato, è come essere un buon padre di famiglia con tanti figli. Ognuno di loro è un mondo a sè e devo dire che l’impegno è enorme ma ad aiutarmi ci sono stretti collaboratori che ormai hanno maturato un’esperienza più che decennale. È un lavoro infinito perché ognuno di loro ha le sue fragilità, i propri limiti e i propri talenti. Quindi è un lavoro che non finisce mai e bisogna sempre proporsi con l’atteggiamento di buon padre di famiglia in modo da riuscire a sostenerli e guidarli come dei meravigliosi figli.

Qual è il prossimo grande obiettivo per le sue riviste e la sua azienda?
Siamo in una fase di espansione digitale. Vogliamo potenziare la nostra presenza online, raggiungendo così un pubblico più ampio e diversificato. Inoltre, stiamo esplorando nuove collaborazioni che possano arricchire ulteriormente il nostro contenuto e offrire nuove prospettive ai nostri lettori. Credo fortemente che la formazione, oggi più che mai, debba essere smart, di qualità, verticalizzata e accessibile. Ed è in questa direzione che vogliamo proseguire.

Cosa consiglierebbe ad un giovane che sogna una carriera come la sua?
Prima di tutto gli consiglierei di essere certo di voler percorrere questo sentiero poiché ricco di notevoli sacrifici ed impegno infinito. Soltanto grazie al carburante della motivazione e determinazione di avere un sogno si riesce ad andare avanti. E in quel caso gli consiglierei di provarci, di mettercela tutta e di sognare sempre in grande.

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