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a cura di Annalisa Rosso per Adorno

Una piccola, domestica e luminosa architettura italiana.

Un oggetto metafisico, che non sarebbe fuori luogo in una piazza dipinta da Giorgio de Chirico. Questa panca atipica di Vito Nesta per Tappezzerie Druetta prende il proprio nome dall’ingresso di uno storico palazzo milanese sito in via Fucini 5.

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Un omaggio al design del passato della propria città attraverso elementi come il tradizionale pavimento in terrazzo (rivestimento in raso della panca). Lo stesso design della panca richiama il disegno della gigantesca vetrata sullo sfondo dell’edificio.
Supportato dalla straordinaria tecnica e conoscenza di Tappezzerie Druetta, che porta avanti la sua ricerca sulla tappezzeria su misura dal 1953, Vito Nesta ha bilanciato la sua originale visione con riferimenti del passato.
I colori del progetto ad esempio si ispirano a Gio Ponti, che nel 1952 intitolava un articolo scritto per una rivista “Tutto nel mondo deve essere colorato”. “Getta un pavimento rosso per tutta la casa, un lago di fuoco, e pareti e soffitti bianchi, e tende rosse, o gialle, o rosse e gialle. Gamma bellissima. Ed anche accenti verde (smeraldo)” scrive Ponti.
Gli stessi colori sono stati istintivamente scelti da Vito Nesta per il suo progetto “Via Fucini 5”. Una piccola, domestica e luminosa architettura italiana.

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