Yokohama Makers Village

Una nuova collezione di product design ispirata al fenomeno della riflessione della luce; metallo che risplende, grazie alle tecniche di lavorazione del network giapponese Yokohama Makers Village – YVM.

Reflection/Shadows: la lavorazione del metallo si fa arte

Reflection/Shadows fa la sua apparizione alla Milano Design Week 2018 con un assortimento di nove oggetti che hanno come fil rouge il metallo. Portaoggetti, portapenne o portafrutta, fino a una serie di complementi d’arredo, piccoli specchi da parete, vassoi e portacandele.
Grazie alla collaborazione fra tecnici esperti nei vari campi della lavorazione del metallo e alla vena artistico-creativa dei designer, YMV è riuscita a consacrare il proprio nome in questo campo, dando vita a una collezione che è già destinata a fare la storia del design.

Reflection/Shadows parte dall’idea di usare un materiale tanto diffuso quanto, alle volte, sottovalutato. Una vera e propria scommessa, dato che il brand giapponese è riuscito a esaltare la bellezza del metallo attraverso un gioco di luci e di riflessi, unitamente alla funzionalità degli oggetti creati.

Yokohama Makers Village

Dalla collaborazione con lo studio Id Inc., fondato dai designer Seiji Oguri e Yohei Oki, precedentemente collaboratori dello studio del designer Nendo, prende forma il progetto Refelction/Shadows, che trae nuova linfa dall’aggiunta dei designer Shinya Yoshida e Keita Akiyama.

Se nella passata edizione della Milano Design Week la collezione enfatizzava l’idea di plasmabilità e leggerezza, quest’anno il progetto è tutto incentrato sui fenomeni di riflessione di luce, per esaltare la bellezza del metallo. Plasmare gli oggetti con l’idea di apportare grandi cambiamenti al design: è questa l’idea della Id inc. dei designer giapponesi Seiji Oguri e Yohei Oki.


Intervista a Seiji Oguri e Yohei Oki

D.L.: Quali sono le peculiarità del design orientale e quali sono i trend di quest’anno?

S.O – Y.O.: Pensiamo che in Giappone la storia, la narrazione di ‘da chi e dove’ il prodotto è stato creato, abbia almeno la stessa importanza del prodotto stesso. Da questo punto di vista, Yokohama Makers Village non solo crea prodotti di design, ma consente ai maker di condividere il know-how e l’esperienza necessaria a realizzarli. Teniamo moltissimo al fatto che la creazione nasca da un’interazione reciproca tra i creativi e il prodotto del loro lavoro. Questo procedimento richiede uno sforzo maggiore rispetto alla mera creazione di oggetti, ma ritengo che sia estremamente importante per creare prodotti migliori.

D.L.: Qual è l’idea centrale che anima il Yokohama Makers Village?

S.O – Y.O.: Vogliamo porci come vero e proprio manifesto programmatico, ambasciatori del fascino del metallo come materiale per il design. Lo scorso anno abbiamo presentato lavori sul tema dei fiori e del metallo: i primi sono in chiara contrapposizione con il secondo, ma ne esaltano il fascino proprio attraverso questo contrappunto. Il metallo ha il potere di enfatizzare al tempo stesso sia i riflessi che le ombre: pertanto quest’anno ci siamo posti l’obiettivo di esprimerne il fascino mediante la presentazione di lavori incentrati sui temi del riflesso e delle ombre.

D.L.: I grandi cambiamenti spesso hanno inizio da piccoli passi: da dove ha avuto origine l’idea di plasmare gli oggetti?

S.O – Y.O.: I membri del Yokohama Makers Village solitamente creano prodotti per grandi aziende, sfruttando l’uno le competenze tecnologiche dell’altro, come un unico gruppo di designer. Miriamo a realizzare grandi progetti combinando tecnologie proprietarie delle diverse aziende coinvolte. L’idea dietro tutto questo è di insinuarci silenziosamente sulla scena internazionale, tramite la riscoperta di tecnologie utili che nella vita di tutti i giorni non notiamo o a cui non facciamo troppa attenzione. Noi crediamo nell’accumulo di piccole idee e tecnologie, per la realizzazione di lavori rilevanti che possono portare a grandi cambiamenti.

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Visita il sito ufficiale del Fuorisalone per saperne di più su Reflection/Shadow.

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