listone giordano design lifestyle

Porta i nomi delle più affascinanti città del mondo la collezione Custom+ di Listone Giordano che, grazie all’architetto Marco Carini, applica l’innovativo progetto Atmosfere, presentato in anteprima durante la Milano Design City e dà vita a esclusive combinazioni d’arredo destinate a cambiare le leggi dello spazio, portando stile e raffinatezza in ogni contesto.
Un’insolita alleanza di forme e stili, che hanno permesso al brand umbro di offrire uno strumento all’avanguardia con cui ridefinire la propria concezione dello spazio. I diversi caratteri cromatici dei pavimenti in legno Michelangelo e Grisaglie Classica si fondono con schemi di posa e geometrie inaspettate, generando un nuovo approccio all’interazione con gli spazi.
Le linee dell’architettura, alimentate dalla purezza e dalla tradizione del design italiano, possono guidare le persone verso nuove interpretazioni degli spazi, verso un potenziamento della propria capacità di percepire il mondo circostante, in tutte le sue infinite iridescenze.
Listone Giordano torna a far dialogare il parquet con la dimensione verticale, creando un “ecosistema” armonico, un’avvolgente atmosfera all’interno della quale ogni singolo elemento è progettato per sentirsi parte del tutto, strettamente interconnesso.
Custom+ diventa quindi un nuovo strumento di progettazione per poter modulare il proprio spazio dell’abitare contemporaneo attraverso originali chiavi interpretative.
L’architetto Marco Carini ha quindi “creato” 11 “stanze” dalle eleganti atmosfere, per valorizzare e riqualificare l’opera dell’uomo attraverso l’intero processo generativo. Ogni stanza, una città, un’ispirazione.
Con questo nuovo approccio, abbiamo dimostrato che Listone Giordano non si limita a produrre dei semplici pavimenti, ma delle superfici d’arredo animate dal soffio del design – afferma Andrea Margaritelli, Brand Manager di Listone Giordano; – La spinta creativa che ha animato l’immaginazione di Marco Carini è ben percepibile nell’incredibile varietà di combinazioni proposte, che rendono possibile una personalizzazione pressoché illimitata degli ambienti”.
Nelle diverse ambientazioni di Custom+ ogni elemento diviene una parte del tutto, armonizzandosi a meraviglia con ciò che lo circonda. Le composizioni sono infatti contraddistinte da una grande ricchezza cromatica, da delicati contrasti tra spinte differenti. Il risultato finale è un’atmosfera avvolgente in cui l’eleganza del design si mescola con il potere suggestivo del legno, ma anche con la ricchezza dei temi di volta in volta proposti per ogni combinazione.

La prima composizione dedicata a Milano, ad esempio, è di matrice quasi tessile, con intrecci eleganti ed estremamente ricercati, mentre la seconda combinazione meneghina è più regolare, più architettonica, con evidenti richiami alle linee sofisticate di Mies van der Rohe. Come in ogni altra proposta di Atmosfere, l’architetto Marco Carini e il suo team si sono abbandonati alla massima libertà creativa, cambiando le posizioni dei diversi elementi in modo ortogonale, e ottenendo così risultati sorprendenti. Un valido esempio dei contrasti di Atmosfere è fornito dalla proposta dedicata a New York, in cui le linee orizzontali e verticali, dialogando con i pieni e i vuoti, sono sempre in grado di disegnare nuove forme di eleganza, in particolare per quel che riguarda gli scambi tra outdoor e indoor.

COPENAGHEN
Ispirata dall’armonia, tipica del periodo del funzionalismo scandinavo, la composizione trova nell’alternanza del ritmo della vita, la sua regola. I chiari e gli scuri, diventano il giorno e la notte, colore della corteccia e legno naturale, appena tagliato. Il leggero scivolamento tra una riga e l’altra è come il pianismo di Glenn Gould, morbido e piena di accenti, di sfumature. Classico. La sua metrica diventa la stessa dell’architettura che la contiene.

TURIN
Eclettica e piena di storia. Attuale, fresca. Una linea verticale incrocia come in un pettine le linee più chiare, orizzontali. Diventa tessuto, e si ripete con regolarità, avvolgendo la stanza. L’atmosfera, ispirata dagli interni colti di Carlo Mollino, la accoglie, come un abbraccio caldo, sovrano. Le acque dei porti fiamminghi si riflettono sui colori delle case, dalle sagome filiformi, dai toni alternati. L’ombra più lunga incrocia le sfumature più chiare, più brevi, ripetendosi, come in un tessuto urbano. Si alternano concentrazione e respiro. Come nelle musiche di un mantice si fondono compressioni e dilatazioni. La brevità e la lunghezza non sono elementi contrapposti, ma ingredienti fluidi dello stesso insieme.

ARLES
Le trame, i tessuti, i tappeti di Anni Albers sono stati la matrice formale della composizione. I filati sono stati sostituiti dai legni, sottili, larghi, estesi, più contenuti. La stanza si trasforma in un grandissimo telaio, circondata dai colori e dalle atmosfere della Provenza. Come in un quadro impressionista, il ritmo della natura che cambia viene catturato su un fondo che diventa sequenza spontanea.

STOCKHOLM 02
Calda, come un cappotto di lana pesante, dalla trama spigata, quando fuori c’è neve e freddo. Fresca, come il primo vento di primavera, che porta i primi colori, dopo il grigio della stagione cupa. Ricca di alternanze, di elementi contrapposti. Armoniosa, come un’onda che insegue i ritmi delle profondità.

STOCKHOLM 03
Una costruzione giocata con moduli elementari, uno più corto, l’altro più allungato. Sfumatura leggera, che coglie l’occhio più attento. Poesia breve, come un sonetto, fiaba che scalda il cuore. Appuntita come un lapis che lascia un segno delicato, su un foglio di carta.

TOKYO
La primavera che sboccia è così. Delicata, esplosiva e silenziosa. Piena di energia e di pace, come un giardino zen. Il garbo orientale, la cura del dettaglio, sfiora la perfezione. Il ritmo diventa rituale. Il segno scuro si intreccia in modo bilanciato con i segni più chiari. Rinascita.

Rispondi

Inserisci un commento
Inserisci il tuo nome