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A partire dal periodo a cavallo tra la fine dell’Ottocento e i primi dieci anni del Novecento, in gran parte d’Europa, natura e industria non percorrono binari separati ma si fondono in una nuova estetica: l’Art Noveau.
In questi anni, il mondo naturale diventa principale fonte d’ispirazione per tanti campi diversi: dalla lavorazione del vetro all’arredamento di interni, al tessile, alla gioielleria.
Siamo in un momento in cui la rivoluzione industriale sta cambiando in modo drastico l’economia e la società, comportando degli impatti estesissimi. Per la prima volta si apre un dibattito circa gli effetti della crescente industrializzazione e della produzione in serie.
In contrapposizione alle virtù dell’imminente progresso, l’epoca di eccessi borghesi e di privazioni operaie porterà uno scotto da pagare non indifferente: lo svuotamento di persone e il conseguente declino della creatività.
Proprio alla luce di tali perdite, nasce in risposta l’Art Noveau: con le sue forme perfette e con la sua dinamicità, l’Art Noveau si esprime con alcuni elementi ricorrenti, per esempio i motivi floreali, le piante, le foglie, le farfalle e le libellule, i pesci, le alghe, le conchiglie.
Proposto come avanguardia pura, il movimento si traduce in opere rivoluzionarie: a Parigi le nuove stazioni della metropolitana pullulano di arbusti in ferro battuto, a Barcellona si erge la prima grande opera di Gaudì, Palazzo Güell, e anche in Italia nascono dei veri e propri gioielli architettonici come il celebre Quartiere Coppedè a Roma o la Casa Fenoglio-Lafleur a Torino.
Alcuni degli artisti di questa corrente faranno da input ad una tendenza ad oggi influente che non tramonterà presto: i riferimenti all’ambiente naturale tra i grandi temi dell’interior design.
Il trend ha generato un vero e proprio filone attraverso la progettazione di arredi intelligenti ed inconsueti. Pareti verdi e giardini verticali Portatori di un impatto estetico notevole, le pareti verdi e i giardini verticali sono tra i sistemi più apprezzati per migliorare l’aspetto di ambienti anonimi. Perfetto connubio tra natura e architettura, il verde verticale vede diversi vantaggi che, una volta conosciuti, diventano irrinunciabili.
I giardini verticali esterni riqualificano le aree urbane, quelli interni conferiscono un carattere unico ad uffici, negozi, ristoranti e abitazioni private ma non solo: è stato riscontrato
tramite diversi studi che l’inserimento di spazi verdi nei luoghi chiusi rende l’aria più pulita e piena di ossigeno.
Il focus sempre più insistente sul benessere delle persone nei luoghi di lavoro, inoltre, ha portato a valutare queste soluzioni in qualità di strumenti con influenze positive sullo stress sia per la piacevole percezione estetica sia per il potere di fonoassorbenza; infatti, sembra che questi pannelli contribuiscano ad eliminare i riverberi dei suoni, rendendo più accogliente l’acustica e quindi gli ambienti più confortevoli.

Le carte da parati nate dal genio di William Morris

Paesaggi di montagna e forestali, cascate, tramonti, aurore boreali, laghi e campi di lavanda, omaggiano la bellezza della natura attraverso carte da parati dalla straordinaria capacità espressiva.
L’idea di disegnare la carta da parati nacque da William Morris nel 1880 circa. Il rigoglio di un grazioso giardino con fogliame abbondante era il tema principale del design da lui progettato, che riprendeva l’esterno della sua casa di famiglia. Questo primo tentativo prese il nome di Trellis, il quale, tuttavia, non fu interamente disegnato da lui.
Infatti, Morris non era particolarmente fiducioso circa le proprie doti artistiche e per tale ragione il progetto conosce grande supporto da parte del suo amico architetto Philip Webb.
Ad ogni modo, il Trellis, è visto su una scala molto più ampia come uno dei passi fondamentali verso una carriera che avrebbe cambiato radicalmente diversi aspetti delle arti decorative.
Ormai sono passati circa centocinquant’anni, ma i disegni di Morris continuano ad essere fonte di grande ispirazione. Il concetto che Morris voleva esprimere, permane di attualità: la ricerca della centralità dell’individuo e della sua creatività.

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