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A cura di Nicola Carbonara

Elegante, pratico e dal design inconfondibile. Conosciamo tutti le linee pulite e maneggevoli degli odierni telefoni smartphone, oggetti adattati alle nostre esigenze digital. Ma ogni epoca ha espresso richieste che la tecnologia ha tentato di soddisfare anche grazie al sostegno di un design al passo coi tempi e con le necessità. La comunicazione si è in effetti evoluta nel tempo e telefonare, sin dagli anni Cinquanta, era un’azione sostenuta da apparecchi standard e pratici, il cui design era studiato nei minimi dettagli. E fu proprio quest’ultimo che, a partire proprio dagli anni Cinquanta, l’azienda svedese LM Ericsson e i suoi designer Ralph Lysell, Thames Has Gösta e Hugo Blomberg hanno pensato di ammorbidire, realizzando un apparecchio sinuoso e futuristico chiamato Ericofon, altrimenti detto “Telefono Cobra”.
La Ericsson nacque nel lontano 1876 e si occupava, inizialmente, di riparare strumenti per le telecomunicazioni. Nel corso degli anni assunse però sempre più rilevanza nella produzione di apparecchi telefonici: nel 1909 realizzò il famoso telefono a forcella, confermando così il successo internazionale dell’azienda. Nel 1954, LM Ericsson disegnò un telefono destinato a diventare iconico e, per farlo, negli anni Quaranta riunì una squadra di designer guidata da Gösta Thames. L’imperativo era progettare un apparecchio minuto, maneggevole e dal semplice utilizzo. Il disegno del prototipo che ne emerse l’anno successivo era di Hugo Blomberg e Ralph Lysell, anche se il design decisivo dell’Ericofon è firmato da Thames, un ingegnere privo di preparazione formale in design ma deciso a colmare questa mancanza.
Thames e i designer impiegarono più di dieci anni per realizzare il “Telefono Cobra”. Una delle difficoltà maggiori, la necessità di reperire un materiale adatto e resistente, fu superata grazie alla recente invenzione della plastica ABS e di materiali ferromagnetici.
L’Ericofon fu lanciato per la prima volta sul mercato nel 1956, arrivando in Italia, Svizzera, Brasile e Australia. In seguito, negli anni Sessanta, fu la volta degli Stati Uniti dove ottenne un ampio successo di vendite.
Visivamente armonioso, il “Telefono Cobra” fu dotato di una tecnologia all’avanguardia e di un aspetto bello e pratico: il disco combinatorio per comporre i numeri era situato alla base dell’apparecchio assieme all’interruttore, in modo da lasciare alla vista solo microfono e cornetta.
Disponibile in una gamma di colori vivaci, il telefono, anche grazie al suo peculiare aspetto, è apparso sovente su riviste patinate ed è oggi un ambito oggetto da collezione specchio di un’epoca in cui la comunicazione già assumeva una valenza sempre più personale. Antesignana, questa, di una tendenza che sarebbe poi diventata sempre più popolare a partire dagli anni Novanta con la diffusione dei cellulari.

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