Ognuno di noi ha nella propria casa un oggetto realizzato dai fratelli Castiglioni. A nostra insaputa, probabilmente, ma lo abbiamo. Un esempio, l’interruttore rompitratta, il classico sistema con il quale accendiamo le nostre lampade. Questa è sicuramente la loro invenzione più diffusa, ma ce ne sono tante altre che hanno permesso loro di diventare icone del design internazionale.
I fratelli Castiglioni, Livio, Pier Giacomo e Achille, hanno l’arte nel Dna: i tre, infatti, sono figli di Giannino, pittore e scultore del ‘900 autore di numerose opere tra cui una porta monumentale per il Duomo di Milano che illustra l’opera religiosa e politica di S. Ambrogio (1950) e la tomba di Pio XI nella Grotte Vaticane a Roma (1941).
Inevitabile, quindi, che nelle vene dei fratelli scorra l’amore per l’arte. La principale abilità di Livio, Pier Giacomo e Achille, era quella di trasformare un semplice prodotto in un oggetto di design, grazie alla loro creatività, al gusto estetico e alla capacità di anticipare i tempi. La lampada Arco, creata per il marchio Flos nel 1962, è l’oggetto che li ha portati alla ribalta internazionale, risultando di fatto uno dei prodotti di disegno industriale più famosi e venduti al mondo, tanto da entrare a far parte delle collezioni permanenti del Triennale Design Museum di Milano e del MoMa di New York.
Ma tra le icone del design italiano a firma Castiglioni troviamo anche il radiofonografo RR226 per Brionvega, un prodotto rivoluzionario a quei tempi. Semplicità, praticità e raffinatezza erano le caratteristiche principali alla base dei loro progetti, volti sempre alla ricerca di nuove forme, tecniche e materiali.
Una carriera passata a firmare i lavori per grandi marchi, da Flos a Olivetti, da Siemens a Lancia, e che ha permesso loro di ricevere numerosi premi tra cui 14 Compassi d’Oro, il premio più prestigioso nel mondo del design.
Una storia ultracentenaria della famiglia che ha cambiato il volto del design industriale italiano.