linea diamante design lifestyle

A 65 anni di distanza dalla progettazione prende vita la Linea Diamante, l’auto progettata negli anni ’50 dall’architetto milanese Giò Ponti e dal collega Alberto Rosselli. Realizzata in scala 1 a 1, da un team di esperti guidati da Roberto Giolito, attuale responsabile dell’area Heritage del gruppo FCA (e padre dell’attuale Fiat 500), in collaborazione con Pirelli e l’Editoriale Domus, il prototipo sarà una delle principali attrazioni dell’esposizione internazionale Grand Basel, aperta dal 6 settembre al 9 settembre proprio nella città elvetica.

Un omaggio al più grande innovatore nel mondo dell’architettura e del design in Italia, autore del grattacielo Pirelli di Milano. Anche se non si trattava del suo ambito principale, il celebre maestro Giò Ponti aveva anche l’ambizione di cambiare lo stile delle auto anni ’50, ritenute da lui gonfie e abbondanti con finestrini piccoli e interni scuri. L’architetto milanese, scomparso nel 1979 all’età di 87 anni, e il collega Alberto Rosselli progettarono così un’utilitaria che avesse i principi base dell’architettura e del design industriale di quel tempo, non ancora applicati nel settore automobilistico. Nacque un’auto con una sagoma aerodinamica a forma di lacrima, successivamente trasformata nella più spigolosa Linea Diamante, con pannelli di carrozzeria e finestrini piatti, grandi vetrate per riempire l’abitacolo di luce, paraurti di gomma lungo tutto il perimetro, portiere apribili a libro.

Una vettura che anticipava i tempi e i cui principi, infatti, furono adottati negli anni ’60-’70 prima dalla Renault 16 e poi dalla Volkswagen Passat.

Roberto Giolito ha così commentato il progetto: “Il design è architettura in movimento e questo brillante e arioso progetto è ancor oggi rivoluzionario. Ci è voluto del tempo per scegliere tra differenti documenti allo scopo di decifrare schizzi e studi. È stato fondamentale avere al lavoro le persone giuste, che hanno fatto da mediatori tra gli aspetti creativi e gli aspetti della produzione industriale. Portare un’auto da un semplice schizzo a un veicolo a dimensioni reali è uno lavoro notevole“.

Foto: motor1.com

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