Carpet Edition_Lobia-designlifestyle

A cura di Benedetta Giordano

Le storie raccontate dai tappeti di Carpet Edition evocano mondi straordinari ed emozionanti suggestioni. A guidare la narrazione stavolta è Giulia Ferraris, classe 1991, che ha collaborato con l’azienda per dar vita alla nuova collezione Lòbia. Nell’intuizione della giovane designer, tutto lo spettacolo e la magnificenza dell’architettura mediterranea, con una particolare attenzione alla luce e alla sua capacità di modificare e plasmare ogni opera.

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Giulia Ferraris ha riproposto nei tappeti l’esterno degli edifici, così mutevoli con il passare delle ore al salire o al calare del sole, esaltandone innumerevoli sfaccettature.
Il risultato sono quattro tappeti che, come ‘istantanee’, ripropongono gli effetti cromatici della luce sull’architettura.
I primi due tappeti della collezione Lòbia evocano, come in una fotografia, due particolari momenti della giornata: l’alba e il mezzogiorno. L’immagine dello skyline urbano si traduce in uno schema di curve e rette che ne rappresentano idealmente l’aspetto architettonico. Le nuances utilizzate, morbide e brillanti per il tappeto Terra, chiare e nitide per il tappeto Polvere, suggeriscono invece la magia della luce che colpisce gli edifici proprio in quei due momenti, rispettivamente l’alba e il mezzogiorno.
Mi piace passeggiare all’alba, quando la città è ancora silenziosa e la prima luce del giorno inizia a dare una fisionomia e una dimensione all’ambiente che mi circonda
spiega Giulia Ferraris -. Osservo il chiarore timido che si insinua tra le scanalature delle colonne e il vuoto degli archi, che rimbalza da facciata a facciata e si trasforma in bagliore
vivido che ne descrive tattilità e forma con nitidezza e precisione”.
Interessante anche l’aspetto tattile dei tappeti: nuova proposta del catalogo Hand Made dell’azienda, sono realizzati artigianalmente secondo la tecnica della taftatura. L’abile lavoro di intaglio, velluto e bouclé conferisce diverse altezze al vello – composto di tencel, lino, e lana Nuova Zelanda – così da donargli un aspetto tridimensionale e una piacevole texture materica.

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