L’esperienza di designer e architetti specializzati per la produzione delle maniglie Olivari. Elementi unici ed irripetibili, una continua ricerca della qualità assoluta. È sempre stata questa l’arma vincente dell’azienda piemontese, che dal 1911 si occupa di produzione di maniglie.
Dalla forgiatura a caldo alla tranciatura, passando per le lavorazioni meccaniche, smerigliatura, vibratura, lucidatura, deposizione galvanica, fino ad arrivare al rivestimento in PVD e alla laseratura identificativa. Tutte le fasi relative alla produzione delle maniglie Olivari avvengono da sempre nello stabilimento di Borgomanero, a Nord-Ovest di Milano; così come la componentistica tecnica, in resina o in lamiera, viene stampata nello stesso stabilimento.
Da questo tipo di lavorazione, nei decenni, sono stati generati prodotti che hanno fatto storia, che hanno contraddistinto le case degli italiani. Tra questi la maniglia “Club” di Vico Magistretti, una novità assoluta nel settore data dal rivestimento in pelle che rende l’ingresso più piacevole al tatto. La maniglia è stata ideata pensando a una logica di tipo ‘industriale’. Lo strato di pelle è stato incollato su due gusci assottigliati, un modo per dare continuità alla forma senza inciampare nella cucitura, e prevenire eventuali usure della maniglia.
Peter Marino, invece, si è affidato a materiali come il legno e il corian per dare nuovo lustro alle maniglie Olivari. Grazie alla ricerca di un’immagine di lusso contemporaneo è stata realizzata Edge. Nata con l’idea del gioco di contrasti tra i due materiali, sulla maniglia si notano due pareti longitudinali che delimitano il frontale della stessa. In questa maniera è possibile diversificare la produzione di Edge, coordinando queste forme con gli ambienti circostanti.
Per chi punta al lusso, Marcel Wanders ha disegnato per Olivari la maniglia ‘Crystal’. Elegante e raffinata, è composta da una parte in ottone e una in cristallo. Quest’ultima consente di intravedere il decoro riflesso sull’ottone. È stata prodotta in due varianti, Diamond e Royal, rispettivamente con sfaccettature profonde e curvature morbide.
Usando questi due materiali, anche Dominique Perrault ha pensato a una maniglia sorprendente. Si chiama Ice Cube, ed è caratterizzata da un’estrema precisione della molatura che unisce il cristallo trasparente con l’altra lega.
Infine, per gli amanti dell’estrosità, Jean Nouvel ha ideato Chelsea, utilizzando la porcellana per esprimere un suo ideale di maniglia sensuale ed ergonomica, di forte impatto visivo. Se alcuni prodotti sono stati pensati per la casa, altri, invece, hanno avuto una destinazione più ‘esclusiva’. Si pensi alla maniglia Soft di Steven Holl e Fabiao Solange, creata per il Loisium Wine Spa Resort, un albergo di 82 stanze immerso nel verde dell’Austria, dove natura e architettura si fondono in un originale equilibrio.