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Il mercato del lavoro cambia. In realtà il suo mutamento è inarrestabile da un po’ di anni ormai, e l’internazionalizzazione sempre più insistente sta producendo la necessità di curare in maniera specifica la propria preparazione professionale.
Quello che si sta riscontrando è che non solo la conoscenza di una o più lingue straniere è fondamentale per ricoprire i ruoli nuovi e sempre più ambiti di un mondo del lavoro oltremodo digitalizzato, ma si rendono necessari approfondimenti sui vari settori.
Non basta, cioè, saper parlare una o più lingue: è necessario conoscere l’ambito in cui queste verranno applicate, avere padronanza della terminologia specifica di riferimento e sviluppare tutta una serie di skill che riguardano quel settore.
L’inglese è sicuramente la lingua che fa da padrona, ma spesso non è sufficiente.
Le aziende sono più dinamiche e sono sempre alla ricerca di professionisti in grado di dimostrare specifiche “competenze comunicative”.
Sono due i settori nei quali questi aspetti ricoprono un ruolo determinante: il primo del turismo legato ai new media, il secondo è quello sportivo.
Tra le figure professionali di maggiore interesse negli ultimi anni, infatti, vi è quella del travel blogger, un viaggiatore per professione, soprattutto un narratore di storie, in grado di raccontare i posti che visita con un appeal particolare e accattivante.
Oltre a saper redigere articoli e recensioni sui viaggi effettuati, con utili approfondimenti e consigli di viaggio, il travel blogger sa anche padroneggiare gli strumenti per la produzione e post produzione di foto, video e materiale di approfondimento visuale sulla località recensita, sa usare in maniera appropriata i social media, creando engagement.
Tutte competenze a cui si aggiungono anche quella di attività di PR, con la ricerca costante di contatti con altri professionisti del settore con i quali poter instaurare una collaborazione legata al proprio lavoro e attività di gestione della propria community online.
A tal proposito, ci sono enti di formazione, come Istituto Europeo del Turismo che organizzano corsi specifici per formare i travel Blogger di domani o permettere a quelli in erba di completare la propria preparazione.
Dalle strategie comunicative più efficaci alle tecniche di scrittura social e Seo, dall’utilizzo dei tools allo storytelling, il viaggio formativo per diventare travel blogger è costellato di tanti contenuti da apprendere e utilizzare per questa nuova e affascinante professione.
Non da meno è anche il secondo settore che sta riscontrando, soprattutto negli ultimi anni, un’ascesa straordinaria. Si tratta del settore della comunicazione sportiva, con particolare attenzione alla figura dell’interprete calcistico, una figura che richiede anch’essa capacità specifiche e nello stesso tempo competenze trasversali. Soprattutto un settore in cui molte società stanno investendo molto.
L’interprete calcistico è un professionista chiamato spesso a lavorare in situazioni complesse, con una forte pressione mediatica e sotto la luce dei riflettori. Deve conoscere a fondo il mondo del calcio ma non solo: deve saper scrivere e parlare di finanza, di temi giuridici, di marketing, deve essere sempre sul pezzo e, ovviamente, conoscere bene almeno l’inglese.
Anche in questo caso, però, la formazione è più che necessaria, quasi doverosa, non solo per appropriarsi della lingua straniera e praticarla nel mondo del calcio, ma anche per acquisire tutte quelle tecniche e conoscenze che sono inerenti al tipo di professione.
Tra gli enti di formazione più riconosciuti c’è Sport Business Academy che, tra gli altri, organizza un percorso specifico per interprete calcistico, avvalendosi di docenti del calibro di Giuseppe Sapienza e Alessia Hughes Enriquez.

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