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a cura di Lucia Mannella

Milano apre le sue porte e dischiude meraviglie

Torna l’evento internazionale che coinvolge tutta la città sotto il segno dell’architettura: al via la quarta edizione con un programma rinnovato, nuove collaborazioni, eventi collaterali e approfondimenti. Per (ri)scoprire l’architettura inedita di Milano e riappropriarsi della città.

È ormai un appuntamento fisso del mese di maggio quello con Open House Milano, il più grande evento internazionale di architettura che permette di scoprire una Milano inedita a migliaia di visitatori, tra cui i milanesi stessi.

Dal 2016 infatti, OHM celebra il patrimonio architettonico e l’urban design del capoluogo lombardo aprendo in un solo weekend le porte di palazzi istituzionali, case e studi privati, cantieri, opere di rigenerazione urbana, gallerie e musei, luoghi produttivi ed ex edifici industriali, palazzi storici oltre a tutti quei siti testimoni del suo essere costantemente in trasformazione, con la riqualificazione delle zone periferiche, la verticalità dello skyline contemporaneo e la valorizzazione del patrimonio storico-artistico.

Non solo, Open House Milano è anche la celebrazione delle persone che cooperano per progettare, costruire e preservare la città che mai come in questo momento sta riformulando se stessa traslando nel futuro la sua storia.

Il programma di quest’anno, infatti, esplora come la nuova Milano, che sta emergendo negli ultimi anni, stia finalmente prendendo forma. Nuove costruzioni, infrastrutture e approcci alla rigenerazione, tutto questo mostra come una buona progettazione possa rendere Milano una città più piacevole e vibrante in cui vivere e lavorare, nonché meta per il turismo internazionale.

30.000 visitatori hanno partecipato alla terza edizione (2018) della kermesse, nata a Londra nel 1992 e che coinvolge internazionalmente 45 città riunite nel circuito Open House Worldwide, registrando così un trend in crescita della manifestazione a cui partecipano, nel mondo, 1.850.750 persone in un solo anno.

Il successo dell’iniziativa è da ricercarsi nella formula “aperture straordinarie e visite guidate gratuite” tenute dai progettisti stessi, dagli studenti delle facoltà milanesi o da cultori d’architettura che danno così vita ad una rete di 300 volontari che OHM forma e segue anche durante l’anno, dimostrando così il suo essere un evento della città per la città.

Non resta, quindi, che immergersi nelle stratificazioni architettoniche di Milano per solcarne le diverse epoche e stili grazie agli affascinanti itinerari in programma, opportunità per svelare quei luoghi che fanno sì parte del quotidiano, ma di cui non si conosce la storia, spazi privati, atelier d’artista e altri che per loro funzione solitamente non sono fruibili.

La quarta edizione vede la nascita di nuove collaborazioni e il consolidamento di quelle già esistenti.

Novità di quest’anno è la collaborazione con Arch Week di cui Open House Milano sarà l’evento satellite, a chiusura del palinsesto settimanale animato da lecture di architetti, designer, scienziati di rilievo internazionale oltre a personaggi pubblici e opinion leader, offrendo così nel week end una nuova possibilità di fruizione dell’architettura per il pubblico, partecipata e condivisa.

Si riconferma la collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Milano, che, da sempre attivi nella valorizzazione della cultura architettonica e del patrimonio progettuale della città, si impegnerà in azioni di comunicazione delle iniziative, condivisione e coinvolgimento coi propri iscritti. E, tramite la sua Fondazione, selezionerà alcuni itinerari previsti nel programma di Open House, il cui completamento sarà valido per il conferimento dei crediti formativi professionali. Quest’anno la collaborazione ha portato alla selezione di diversi siti progettati da architetti under 40 e/o rilevanti dal punto di vista della sostenibilità ambientale o sociale, con un focus sulla riqualificazione delle zone periferiche.

IL PROGRAMMA

Sull’onda di una partecipazione sempre più trasversale, di adesioni spontanee e dell’importante contributo che l’iniziativa offre alla promozione dell’architettura milanese a livello globale, quest’anno OHM presenta un programma ancora più ricco e rinnovato nell’offerta, con l’apertura gratuita di oltre 100 siti ad accesso libero o su prenotazione a partire dal 17 maggio (www.openhousemilano.org).

Per visitare i vari capolavori, rintracciabili in ciascuno dei sei sestieri in cui Milano era anticamente divisa – Sestiere di Porta Orientale, Romana, Ticinese, Vercellina, Nuova e Comasina – sulla base dei quali OHM delinea i vari percorsi di visita, è possibile seguire anche gli itinerari tematici proposti per evidenziare l’evoluzione della città dal punto di vista sociale e culturale.

Il fil rouge dell’edizione è il tema dell’ACQUA, elemento che più di altri ha caratterizzato la storia e il paesaggio di Milano, declinata in diversi aspetti, dall’apertura della Centrale dell’Acqua di piazza Diocleziano, grazie ad MM Spa, alle piscine cittadine che conservano elementi architettonici di pregio.

Anche quest’anno il programma sarà arricchito dall’esclusivo percorso a firma di Living, il magazine di interiors, design e lifestyle del Corriere della Sera, grazie all’apertura di una selezione di case e studi privati di designer e architetti oltre a showroom già pubblicati sull’online e sulle pagine della rivista come Pietro Russo Design Studio, Casa studio Aricò, Galleria Bellucci, TED Milano, Palermo Uno, Les Arcanistes by Studiopepe.

Il percorso interior comprenderà anche un circuito di case private a cura di OHM, spazi domestici, peculiari e di grande fascino, come Africa in Ringhiera, Sito Candriani-Ex Fabbrica di mattoni, Casa 8 mani, Casa Atelier Giulio Ciampi, Twin Loft e Sottotetto per Architetto, per osservare da vicino l’appeal degli interni milanesi spesso custoditi in tipiche case di ringhiera o ricavati in siti post industriali.
Tra queste, merita attenzione il percorso denominato “Case sui tetti”: un repertorio di costruzioni tra cui la Lanterna, Foresta sui tetti e Villa sul Tetto, con veri e propri giardini lussureggianti che seguono i dettami di uno dei capisaldi dei “5 punti di Le Corbusier” diventando avanguardistiche architetture sostenibili.

Oltre alle singole strutture, quest’anno “saranno aperti” anche alcuni quartieri.

Nelle periferie, cuore pulsante della nuova città in trasformazione, saranno due i tour condotti da Atlante Periferico, progetto di Super Festival delle Periferie che porteranno a scoprire e conoscere luoghi iconici dei quartieri Adriano e Dergano, dando seguito alla collaborazione attivata già dalle precedenti edizioni.
Attenzione anche per il Gratosoglio, una delle aree periferiche milanesi che ha attivato un processo di rigenerazione profondo. Qui, il cambiamento gravita attorno al recupero di un ex area parrocchiale ora RI.ABI.LA – Riabilito, Abito, Lavoro – spazio polifunzionale in cui convivono attività socio educative, assistenziali e residenziali. La visita nel quartiere offrirà l’occasione di vivere una narrazione che tiene conto anche degli aspetti critici della zona, con la visita, ad esempio, alle Torri Bianche firmate BBPR.

Non solo opere finite, ma anche realizzazioni in fieri: il programma prevede la possibilità di scoprire come nasce un’opera fondamentale per la mobilità di Milano, con la visita guidata all’OpenDay Cantiere M4 – Stazione Linate, la nuova metropolitana di Milano, e prima stazione ad entrare in funzione nel 2021.

Spazio allo sport ed una selezione di siti tra cui il Velodromo Vigorelli oltre a luoghi deputati alle attività acquatiche come la Piscina Cozzi, la Piscina Solari, Centro Balneare Argelati, la Canottieri Olona, la Società Canottieri Milano e la Canottieri San Cristoforo che sveleranno peculiarità strutturali interessanti.

Il programma celebra l’architettura milanese con l’apertura di alcuni studi come DFA & Partners, Federico Del Rosso, Studio Binocle al Cremlino, Unità di Produzione di Hypnos Studio, Studio Mosae, per osservare da vicino i luoghi della progettazione.

Architettura e design sono un binomio vincente come nel caso esemplare dello Showroom Cassina, realizzato da Mario Bellini nel ’68, con l’ultimo intervento strutturale di Patricia Urquiola, lo showrom Refin, ad opera di Sottsass Associati e Archiproducts Milano che ha stabilito la sua sede all’ingresso dell’ex area manifatturiera Opificio 31. A questi si aggiunge lo spazio Nonostante Marras, ex officina elettromeccanica, oggi spazio espositivo onirico e di grande fascino.

Tra i siti di interesse culturale, la galleria di arte contemporanea BUILDING, Fondazione ICA, Interface Hub Art, Studio Legale Simmons&Simmons nel percorso legato all’arte contemporanea, mentre per la public art si potranno visitare i murales realizzati al Giardino d’Arcadia dell’ASST Gaetano Pini-CTO; i Laboratori Ansaldo del Teatro alla Scala saranno aperti per scoprire i segreti che si celano dietro le rappresentazioni teatrali e operistiche e vivere da vicino il fascino di questo luogo magico. Confermate anche le aperture della sede storica del Corriere della Sera in via Solferino, e il Centro di Produzione TV Rai, realizzato da Gio Ponti, in Corso Sempione.

Futuro e passato convivono felicemente nello skyline cittadino dove sono copiosi i siti di rilevanza storica patrimonio identitario di Milano; saranno aperti Palazzo Clerici, Palazzo Castiglioni, Rifugio Antiaereo di Piazza Grandi, lo Studio Museo Francesco Messina e Casa Mangini Bonomi.

Un viaggio nel tempo è anche quello che si effettuerà seguendo l’itinerario degli edifici riqualificati tra cui le Officine del Volo, il Megawatt Court, Opificio 31 e LUNA. Il percorso sarà arricchito dall’itinerario Ex Richard Ginori e da quello Tortona Postindustriale per mostrare esempi importanti di archeologia industriale e le nuove destinazioni d’uso dei siti ex produttivi all’interno della zona.

Il programma si arricchisce dell’itinerario SOS Rondoni: tra natura e architettura, un percorso che permetterà di osservare i rondoni, apprenderne l’affascinante biologia e i problemi di conservazione e osservare gli interventi di tutela realizzati nell’ambito del progetto. Il tour si snoderà tra la basilica di San Satiro e Largo Corsia dei Servi.

Il programma non si limita solo alle aperture per vivere da vicino le architetture cittadine ma si avvale anche di eventi collaterali grazie a Sofar Sound che organizzerà gigs in location solitamente non utilizzate per ospitare concerti, per vivere così l’architettura circondati dalla musica e a TeatroXcasa che metterà in scena spettacoli teatrali in contesti alternativi.

L’iniziativa è realizzata con il contributo del Consiglio della Regione Lombardia, il patrocinio del Comune di Milano e del Comune di Vigevano e dell’Ordine degli Architetti di Milano. Sostenitori dell’iniziativa sono Pastiglie Leone, Immobiliare Todaro, Balsamo Trasporti. Sponsor tecnico della manifestazione è MM Spa che ha sostenuto le attività di formazione dei volontari.

L’edizione 2019 è stata realizzata in collaborazione con PLEF, Fondazione Ordine degli Architetti, Ciessevi, MazMusic and media, Atlante Periferico, progetto di Super Festival delle Periferie, Igreg Studio e E.Scientia.

Open House Milano è anche l’omonima associazione culturale, promotrice e organizzatrice dell’evento nata nel 2015 all’interno dell’associazione PLEF e che si è sviluppata grazie alla volontà di un gruppo di professionisti provenienti dal mondo dell’architettura, del design e della comunicazione oltre ad esperti di sviluppo sostenibile.

Mission di Open House è promuovere il tema della città aperta e inclusiva, facilitando il dialogo fra pubblico e privato, fra cittadinanza e impresa, accrescendo il senso di appartenenza al proprio territorio e la condivisione della conoscenza architettonica.

Foto di copertina: Luca Rotondo

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