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Nuove visioni progettuali, tecnologie all’avanguardia, soluzioni sostenibili. Il design rivolge lo sguardo al futuro, delineando i tratti di un nuovo domani.
Giunta alla sesta edizione, Tortona Rocks torna a raccontare al pubblico il distretto che ha visto nascere il Fuorisalone.
E si presenta con tante novità per la prossima edizione del Fuorisalone. Prima fra tutte il progetto editoriale “Opificio 31. Agorà della Milano Design Week” per conoscere da vicino i protagonisti e le trame creative che ogni anno arrivano in questo luogo simbolo del design.
Dopo l’anno di grande sperimentazione che abbiamo vissuto, tra l’accelerazione del digitale e la conseguente pratica di linguaggi alternativi in sostituzione all’esperienza fisica, il design torna a Milano riaprendo gli spazi cittadini, oggi luoghi di frontiera in attesa di nuove configurazioni. Sullo sfondo, infatti, c’è una città dove echeggiano interrogativi aperti che mettono in discussione, come mai prima d’ora, le nostre modalità di vivere e abitare mentre l’urgenza di una risposta può essere trovata solo in una riformulazione collettiva, sulla base di un approccio organico e multidisciplinare.
Lo scenario è terreno fertile per accogliere stimoli e sperimentare nuove pratiche d’azione, in un dialogo che coinvolge capillarmente il tessuto urbano, gli spazi pubblici, la mobilità, i sistemi di produzione, la riduzione dell’impatto ambientale, per ripensare non solo il nostro habitat ma anche l’atteggiamento con cui ci relazioniamo ad esso.
Zona Tortona è una case history in tal senso: un avamposto costante verso il cambiamento dove il design ha agito come catalizzatore della trasformazione che l’ha invasa modificandone il dna da zona periferica a distretto cittadino, da polo industriale a sistema creativo, da quartiere produttivo a laboratorio sperimentale.
Anche oggi, l’onda d’urto di questo big bang non è ancora esaurita e il design, dopo avere dato vita ad un’ibridazione irreversibile di forme e contenuti, qui torna sempre con approcci alternativi e in risposta a nuove sfide, regalandoci una fotografia di cosa sia il progettare oggi e di cosa sarà, domani.
Tortona Rocks #6 si conferma essere un’antenna progettuale all’avanguardia, in grado di cogliere e raccontare lo zeitgeist con THE DESIGN AHEAD, una selezione di aziende ed esposizioni di apertura internazionale per restituire una narrazione composita del mondo del design che guarda avanti, attraverso una visione di sintesi e di convergenza tra le discipline.
Quest’anno Tortona Rocks presenta un progetto video-editoriale realizzato da Milano Space Makers e Studio Spucches.
OPIFICIO 31. Agorà della Milano Design Week sarà composto da 4 brevi documentari, arricchiti con interviste, durante le quali il design verrà celebrato proprio in uno dei suoi luoghi più rappresentativi: il cuore del distretto Tortona e del Fuorisalone, intrecciando la sua storia a quelle dei designer e delle aziende ospitate.
Come una moderna agorà Opificio 31 è, indubbiamente, un luogo di scambio, crocevia di esperienze, presenze, punto d’arrivo di traiettorie creative globali che danno vita a un melting pot visionario e composito. Il progetto di storytelling si articola in diversi approfondimenti tematici che ci permetteranno di indagare ulteriormente le dinamiche che stanno delineando nuovi paradigmi progettuali e conoscerne da vicino i protagonisti.

Nel trailer, che verrà lanciato a breve, incontreremo la prima delle voci narranti, quella del critico d’arte Nicolas Ballario, volto di Sky Arte e voce di Rai Radio Uno.
Moltissimi altri ospiti del mondo del design e della creatività saranno poi i componenti della grande orchestra OPIFICIO 31. Agorà della Milano Design Week. Ancora una volta il grande complesso post-industriale Opificio 31, cuore pulsante del distretto Tortona, si presenta come catalizzatore di creatività e progetti internazionali tra cui Vestre, azienda norvegese leader nella produzione di arredi sostenibili per gli spazi urbani, Belgium is Design per la promozione dei nuovi talenti creativi della nazione, Silk-FAW Automotive con un nuovo concetto di auto realizzata tra America, Cina e Italia, Softicated dalla Svizzera, il brand francese Chaises Nicolle con una nuova collezione firmata da Paola Navone, Archiproducts Milano, spin off milanese
dell’omonimo colosso digitale, la collezione di elementi decorativi in marmo del brand spagnolo Meddel, il progetto outdoor del brand polacco Planika, il food design di Felix
Lo Basso e la tecnologia all’avanguardia di PHYD Hub. Vestre è un esempio virtuoso di azienda sostenibile che dalla Norvegia ha raggiunto il mondo con i suoi arredi urbani, da King’s Cross a Times Square, e, per la seconda volta negli ultimi anni, presenta nel circuito di Tortona Rocks un innovativo repertorio di arredi urbani. In oltre 70 anni di attività i suoi valori sono rimasti costanti e improntati al rispetto dell’ambiente e delle risorse, mission aziendale che continua oggi con la terza generazione grazie a Jan Christian Vestre a cui si deve, nel 2020, la realizzazione di The Plus, la nuova fabbrica innovativa e interamente sostenibile progettata da BIG.

L’impegno di Vestre sulla strada della sostenibilità e della riduzione dell’impatto ambientale ha permesso il raggiungimento di importanti riconoscimenti, tra cui, nel 2019, il conseguimento del nono obiettivo di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite in conformità con l’Agenda 2030 mentre, già nel 2011, era stata lanciata la prima serie al mondo di arredi per esterni climaticamente neutri, oggi riconosciuti dal marchio Nordic Ecolabel.
Vestre è stata votata come Brand Builder of the Year da Federation of Norwegian Industries e nominata come Best for outdoor furniture da Monocle nel 2019. Inoltre, nel gennaio 2020, l’azienda ha ricevuto il suo 15° premio DOGA da Design and Architecture Norway, l’ultimo di una serie di riconoscimenti per la visione imprenditoriale e l’impegno verso un design sempre più sostenibile.
Belgium is Design è il progetto che da più di 10 anni promuove i giovani talenti del design belga in tutto il mondo.
The New Belgians – Salone Satellite extra muros è l’esibizione che si potrà visitare in Opificio 31, dove confluiranno alcuni progetti che avrebbero dovuto essere presentati al Salone Satellite di Milano rimandato ormai da due anni.
Tra mobili, lighting design, sistemi di stoccaggio e molto altro, gli oggetti in mostra presentano uno spaccato variegato di approcci al fare e un repertorio di idee innovative. Selezionati nel 2021, espongono per la prima volta a Milano Lias (Elias van Orshaegen), De Angelis Design, Fractall (Arne Desmet) e Studio PART così come Daan De Wit Design Studio, selezionato nel 2020. A loro si aggiunge Olivier Vitry per Claisse Architectures, i cui progetti hanno attirato l’attenzione durante una prima partecipazione al Salone Satellite nel 2019. L’esposizione si inserisce in un’operazione di promozione più ampia che comprende il film The object becomes che sarà presentato al Cinema Anteo durante il Fuorisalone e la Belgian Design Map, una guida digitale dedicata a tutte le iniziative belghe a Milano durante la settimana del design, mentre la sede di Opificio31 sarà l’headquarters per tutti i designer belgi presenti a Milano.
Il mondo dell’auto, settore in evoluzione verso scenari sempre più sostenibili, sarà rappresentato da Silk-FAW Automotive che presenterà S9, la sua hypercar di ultra lusso, progettata da Walter de Silva in una sintesi perfetta di funzionalità aerodinamica e un’estetica dal design puro, classico e futuristico.

Un allestimento immersivo nello spazio 400 ci permetterà di conoscere più da vicino il mondo di Silk FAW, dove i visitatori, grazie all’utilizzo della tecnologia AR, potranno scoprire la sua filosofia di design, la partnership innovativa con Apple e il nuovo centro di produzione e innovazione all’avanguardia dell’azienda a Reggio Emilia. Il percorso di visita inizia con un’installazione progettata da talentuosi giovani studenti di architettura della YACademy di Bologna, che lavorano sotto la guida dello stimato architetto e designer Michele De Lucchi e dello studio AMDL CIRCLE.
Spazio al furniture design con Softicated, in Officina 1, il brand ideato da Cyril Rumpler, designer autodidatta e da sempre appassionato di interiors. Sono spazi di raffinato piacere quelli arredati con la linea Softicated; Cyril Rumpler, infatti, ha immaginato oggetti dal design elegante in cui è protagonista l’essenzialità dei materiali, tra cui il legno, il vetro o l’acciaio che vengono lavorati per ottenere volumi prodigiosi. Costruiti con cura in Europa da artigiani locali, i tappeti, le luci d’arredo e le sedute traggono ispirazione dalla Natura nelle curve sinuose, semplici e armoniche, che alludono ai fiori, alle piante, agli animali. Il visitatore sarà così accompagnato in un percorso di grande equilibrio visivo, tra eleganza moderna e simmetrie.
Per la prima volta al Salone del Mobile di Milano, l’azienda francese Chaises Nicolle che da più di un secolo produce sedute e sgabelli in metallo è ospitata da Studio Otto – Paola Navone. Sono presentati in anteprima la nuova collezione outdoor e l’inedita versione poltrona disegnata da Paola Navone. Future Habit(at) è il tema del nuovo allestimento presentato da Archiproduct Milano, frutto della collaborazione con lo Studio Salaris che vede la partecipazione di 60 brand internazionali.
L’ibridazione tra casa e ambiente lavorativo, accelerata dalla pandemia, trova nell’interior design la risposta per definire una nuova normalità che prende forma in una differente logica di condivisione degli spazi, grazie alla tecnologia sempre più silenziosa e dematerializzata e a spazi cocoon come occasioni di intimità nelle aree comuni. Tra cucine che diventano tavoli coworking, elementi ibridi di aggregazione, rivestimenti a parete che diventano vere e proprie architetture, isole ufficio per spazi più ampi, esperienze domestiche digitali, sistemi domotici di ultima generazione…
Archiproduct Milano sarà un vero e proprio manifesto su come abitare il futuro, all’insegna di sostenibilità, estetica e comfort. Marmo, metallo e cristallo sono i protagonisti di Synthesis
Collection presentata da Meddel, azienda spagnola specializzata nel disegnare e produrre elementi decorativi di alta gamma lavorati in pietra. Come suggerisce il nome siamo di fronte ad una collezione frutto di connubio perfetto tra i materiali ma anche della convergenza tra design e materie prime. Il designer Joaquín Moll, un cultore del marmo, plasma mobili simili a sculture, pezzi unici di grande pregio caratterizzati da una lavorazione sapiente che alleggerisce il tratto, esaltando forme che rompono gli stereotipi della tradizionale tecnica. In esposizione sarà un repertorio di 10 tavoli dalle forme lineari e geometriche che conservano trame materiche antiche. Design with fire è il motto di Planika azienda leader da più di vent’anni nell’ambito dell’innovazione tecnologica a etanolo e fuoco a gas oltre a caminetti per interni a zero emissioni.
L’azienda presenta una collezione outdoor di bruciatori all’avanguardia, un complemento originale e straordinario per il giardino.
Una gamma variegata di soluzioni con inserti lineari, tondi, quadrati o a forma di stella e articoli freestanding. Ogni caminetto Planika aggiunge un tocco di lusso e comfort per migliorare il tempo trascorso all’aperto e renderlo più piacevole.
Ci sarà anche un’incursione nel food design, dove l’arte del cibo incontra la qualità di materie prime altamente selezionate. Sarà lo chef stellato Felix Lo Basso a farci vivere un’esperienza del gusto che, come avviene nel suo ristorante Felix Lo Basso Home&Restaurant, trova espressione in una spettacolarità dell’atto culinario (famoso il suo menu degustazione diviso in atti, come se stessimo assistendo ad una pièce teatrale).
All’interno dello spazio Loftino, lo Chef accoglierà il pubblico in un punto di ristoro dove prendersi una pausa, dalla colazione fino all’aperitivo, gustando piatti speciali e lasciandosi anche tentare dai prodotti dolci e salati della sua BOTTEGA URBANA che qui potranno essere anche acquistati.
La tecnologia è di casa in Opificio 31 con PHYD Hub, estensione fisica dell’esperienza digitale offerta da PHYD, la startup del gruppo Adecco dedicata all’orientamento, all’upskilling e al reskilling nel mondo del lavoro.
Questo spazio avveniristico, durante la design week diventerà un punto di collegamento con il mondo grazie all’allestimento della Content Lounge di Tortona Rocks dove saranno realizzate interviste rigorosamente live, effettuati approfondimenti non solo sul mondo del progetto ma anche dell’imprenditoria e della ricerca per una visione olistica del mondo design.
Il circuito espositivo si snoda in via Tortona – nello spazio Tortona 5 – con Letshelter, una startup che vuole rendere ciò che è d’uso quotidiano estremamente divertente ed eccentrico. Con un occhio rivolto ai giovani artisti emergenti, Letshelter apre le porte ad un libero sfogo della creatività anche nel settore più commerciale e di nicchia come quello degli appendini per la casa. Tutti i prodotti sono realizzati interamente in Italia attraverso una lavorazione artigianale, quasi pezzi unici dalla manifattura esclusiva.
Si ritiene che la più grande rivoluzione produttiva in atto riguardi i sistemi di coltivazione, complici l’innovazione tecnologica e un approccio progettuale consapevole che devono confrontarsi con le urgenze che il nostro pianeta è chiamato ad affrontare: il cambiamento climatico, la diminuzione delle risorse e la crescita vertiginosa della popolazione mondiale.
In Via Tortona 21, presso la sede milanese di Gruppo Building – protagonista del real estate di pregio tra Torino e Milano – lo studio Daniele Fiori – DFA Partners in collaborazione con BP+P Boffa Petrone & partners, lo studio di progettazione del gruppo torinese, presentano l’installazione site specific HANG. Seeding the future dedicata al mondo delle colture fuori suolo come risposta allo scenario allarmante che sta caratterizzando il nostro tempo.

Il nome del progetto è evocativo e gioca tra la drammaticità della situazione in corso – un pianeta condannato a fine certa in assenza di celeri rimedi – e la soluzione che deriva dalle “radici fluttuanti” – appese appunto – elementi caratterizzanti le nuove pratiche produttive sostenibili.
Si tratta di un processo futuristico dove design, architettura, tecnologia e innovazione convergono e che Daniele Fiori – DFA Partners e Gruppo Building hanno portato anche nel contesto cittadino, nel complesso residenziale milanese Forrest in Town, il primo a produrre alimenti per la comunità residenziale, gettando così le basi per una nuova forma di configurazione urbana con poli di coltivazione all’interno della città.
Durante la design week, nella sede di Via Tortona saranno ospitati talk e approfondimenti sul tema oltre ad un progetto di food design a cura di IFSE, Italian Food Style Education, che offrirà agli ospiti cocktail e un menù interamente realizzati con l’utilizzo di vegetali idroponici.
Si prosegue in via Savona 33 con The Playful Home: la casa del PresenteFuturo, progetto ideato dal team multidisciplinare di The Playful Living.
Sarà possibile entrare in una vera e propria casa da vivere e scoprire, dedicata a una coppia con i loro tre figli di 1, 6 e 12 anni e a tutto il mondo relazionale che vi gravita intorno: tra arredi, complementi e servizi, l’abitazione è ricreata in un loft di 220 mq e porta alla luce, tra spazi indoor e outdoor, quei rapporti virtuosi che aiutano e favoriscono il corretto sviluppo di chi la abita. La creatività, il gioco, l’interazione tra i componenti di una famiglia, infatti, possono essere stimolati da una pluralità di situazioni, ma anche da oggetti, superfici, materiali o dalla configurazione stessa dell’ambiente in cui ci si trova a vivere: sono proprio questi elementi a favorire l’accelerazione dei processi di crescita non solo dei più piccoli ma anche degli adulti. Una serie di workshop e incontri permetterà l’approfondimento di queste dinamiche.

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