a cura Francesco Blandamura
Kundalini, in occasione del biennale appuntamento con Euroluce, porta nella cornice del Salone del Mobile un mondo fatto di luce, dalle forme gentili e materiali ricercati.
Ricche di dettagli, in grado di esaltare lo spazio, le lampade Kundalini sono l’espressione dell’equilibrio tra funzionalità e decorazione. Cinque prodotti, alcuni declinati in diverse tipologie di utilizzo e un ampliamento delle affermate famiglie di lampade Kushi, Lannà e Nami.
L’ispirazione nasce grazie a talentuosi designer. A cominciare da Cristina Celestino, che porta nei suoi progetti per Kundalini, un lavoro basato sull’osservazione e la ricerca, combinando sapientemente tradizione e contemporaneità e sviluppando soluzioni creative, che giocano liberamente con le idee. Nascono così due progetti, il primo in versione sospesa e il secondo declinato in piantana e sospensione.
E uno sguardo rivolto al mondo floreale e alla natura. È lei, inoltre, a firmare il progetto di rivisitazione degli interni della storica Pasticceria Cucchi, simbolo della città di Milano.
Del designer francese Noé Duchaufour Lawrance è invece un progetto in cui ogni modulo ha una funzione diversa integrando luce e natura in un insolito giardino verticale.
Novità anche per la famiglia di lampade Lannà, che viene proposta anche con la finitura nera. Un approccio al design che è l’unione di istinto e sensibilità, combinato con il
desiderio.
Confermato anche il duraturo sodalizio con i designer Alberto Saggia e Valerio Sommella, basato sulla visione condivisa del percorso creativo da intraprendere.
Nascono, così, tre lampade che vanno ad allargare la famiglia di lampade Kushi: terra, tavolo e sospensione. La lampada Nami, novità della scorsa edizione, verrà invece
proposta anche nella finitura nera.
MrSmith Studio porta in scena per il brand curiosità ed eleganza, dando vita a una lampada da tavolo che unisce tradizione e modernità. Il risultato è la reinterpretazione, con la visione contemporanea, di una classica abatjour.
Il talento emergente Chris Basias, inoltre, porta nuova luce al progetto di lampade per un sistema dalle infinite possibilità di composizione.