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Se c’è una lezione a tutti chiara in questi mesi è che la bellezza non si ferma. Anzi, trova proprio nelle difficoltà nuova ispirazione e nuova linfa vitale.
Ecco allora che le idee dei designer e dei brand, che avevano avuto un brusco arresto con l’emergenza sanitaria di marzo, tornano a fiorire. E lo fanno con un’energia rinnovata, con una vitalità prorompente, con una resilienza che è forse da sempre la vera chiave del progresso.
Non solo gli eventi del design hanno saputo reinventarsi e proporre una versione più innovativa, sfruttando i canali digitali dell’information technology,ma gli stessi progetti profumano di futuro.
Un futuro che è insieme funzionalità, versatilità, benessere, un futuro che è riappropriarsi del proprio spazio e del proprio tempo, un tempo che è qui e ora, nella sua impalpabile ed essenziale importanza, nella sua essenza fugace, effimera, eppure estremamente eterna nell’attimo. Gli arredi si trasformano per ampliare, moltiplicare, comporre e nascondere gli spazi, ottenendo il massimo comfort, gli stili e i linguaggi si mescolano e si integrano, l’aspetto ludico diventa importante filo conduttore, in grado di narrare storie nuove che hanno in sè un desiderio di rinascita e positività.
A fare da sfondo è la ritrovata e rinnovata attenzione al settore nautico, con le sue straordinarie proposte di stile e tendenze che strizzano l’occhio ad un comfort e ad un relax che acquistano un’importanza ancor più significativa nell’era del post Covid. Le atmosfere a bordo degli yacht cambiano e si adattano con un immaginario contemporaneo elegante e metropolitano, i materiali si fanno green, le forme e le linee minimal, la luce diventa protagonista degli spazi, i colori creano magiche atmosfere.
La voglia di ripartenza si concretizza in un rinnovato spirito vitale, reso ancor più evidente dall’attenzione data ai progetti di outdoor, sempre più rifiniti, eleganti, in grado di tradurre il desiderio di benessere e la voglia di abitare gli spazi aperti.
Di questo nuovo concetto di Design, nato all’indomani dell’emergenza sanitaria vissuta, viene perfettamente sviscerata nell’intervista a Mirco Crosatto, là dove afferma “Il Covid-19 ci ha costretti al distanziamento sociale e questo ci ha fatto cambiare abitudini a cui eravamo fortemente legati, come la stretta di mano e gli abbracci fra amici. Anche gli spazi e gli oggetti dovranno tenere conto di queste nuove regole: i primi creando luoghi in cui le persone si possano riunire in sicurezza; questo sarà possibile grazie alle nuove tecnologie in ambito di santificazione e nella suddivisione degli ambienti, che devono comunque rimanere accoglienti allo stesso tempo”.
Si torna a vivere, quindi, se non ancora in maniera totalmente spensierata, sicuramente con un atteggiamento più consapevole.

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