parole da salvare design lifestyle

Testo e foto a cura di Raffaella Fasano

Successo per l’installazione Zanichelli nelle piazze italiane.

Riuscirai sempre a trovarmi nelle tue parole, è là che vivrò. (Dal film ‘Storia di una ladra di libri’). E se è così vero che nella parole vivono tante emozioni e ricordi, è pur vero che tantissime di queste parole potrebbero morire e portare via per sempre la loro storia.
Le parole sono un tesoro incredibile e prezioso. Affascinante la storia delle parole, un patrimonio lessicale compreso tra 215.000 e 270.000 unità, di cui solo 7000 di uso comune, ogni vocabolo racchiude in se origini antiche, ed ogni vocabolo rischia di essere sostituito da un altro più intuitivo e più comunemente usato, la tecnologia contribuisce al disuso ed alla sostituzione di tante parole.
Tantissimi vocaboli non sono più presenti nell’uso scritto e orale, tantomeno nei social ed in tutti i mezzi di comunicazione; “parole da salvare” perché restano ricche di sfumature
ed espressività anche se simili ad altre.

Il vocabolario Zingarelli versione 2020 ha pensato di inserire un simbolo davanti alle parole per contraddistinguere quelle a rischio di estinzione.
La Zanichelli quest’anno ha portato nella piazza di Bari dal 20 al 26 ottobre, ma anche in altre piazze d’Italia un progetto unico e speciale: PAROLE DA SALVARE una campagna che ha l’obbiettivo di invitare le persone a scegliere una parola e prendersene cura, utilizzandola nel linguaggio comune ma soprattutto salvarla al disuso.
Una grande e suggestiva installazione di un vocabolario che ospita sulla quarta di copertina un monitor touchscreen che permette di visualizzare circa 3126 vocaboli da salvare, che scelti potranno essere postati su facebook ed instagram direttamente dallo schermo.
La Zanichelli ha pensato anche a chi non ama i social, creando delle bellissime cartoline con una parola da salvare affrancare e spedire, un ritorno al passato attraverso qualcosa che è parte del nostro presente sempre, qualcosa che potrebbe migliorare la comunicazione più di ogni altra cosa: LE PAROLE.

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